Quando soffiai ben trenta candeline
Nel ritrovarmi ancor disoccupato
Non vi nascondo ch’ero preoccupato
Che il conto in banca mi diceva “fine”
Chiedendomi in futur che avrei mangiato
Fors’era giunta l’ora che pensassi
E senza perder tempo m’apprestassi
A diventare serio e impegnato
Senza aspettar dal cielo alcuna manna
Mettendo un po’ da parte le pretese
Avrei cercato qui nel bel Paese
Un posto di lavoro: che condanna!
Mi misi in cerca e vidi a più riprese
Lavoro c’era, bastava che sudassi
E faticando io m’accontentassi
Di avere quattro soldi a fine mese
Un posto da statale era il mio sogno:
Ti siedi e aspetti il tempo che va via
E con tutta l’allegra compagnia
Tra un caffè e l’altro passa il tuo bisogno
Sembra che in mezzo a quella confusione
Puoi star seduto senza fare un c…o
A me toccava invece alzare il m….o
dovendo garantir la produzione
Destin crudele, fato assai atroce
Non torno a casa prima delle otto
E l’ho abbracciata stretta questa croce
Se no va tutto a carte quarantotto