era un signore

Un giorno me ne stavo in un vagone
d’un treno regionale, fuori orario,
in verità non c’era confusione
sopra la piattaforma del binario

Mi stiracchiai, mi misi in posizione
sfilai la pagnottella dalla borsa
avevo una tal fame che di corsa
volevo divorar la colazione

Già pregustavo in bocca il buon sapore
di pane e mortadella profumata
quando dandomi intorno una guardata
vidi sul marciapiede un bel signore

Circa settanta poteva aver di anni
era distinto, chiuso in un cappotto,
e sotto al braccio avea come un fagotto
forse c’era un giornale o alcuni panni

Attorno si guardava con pudore
non mi vedeva dietro al finestrino
notai che forse era un po’ magrino
ma serio e assai distinto, un ver signore

Chi cercherà? pensai mentre azzannavo
la mia rosetta fresca e prelibata
la sua salute è molto delicata!
dal suo pallore questo lo notavo

intorno si guardò con mio stupore
pensando che nessuno lo vedesse
tuffò la mano dentro il cassonetto
e prima che qualcuno si accorgesse
prese i rimasugli di un cornetto
e si placò la fame quel signore

Mi si strozzò rosetta e mortadella
si rivoltaron dentro le budella
avrei voluto offrir con tutto il cuore
non lo potevo far….era un signore

 

marica riccardelli
via c. colombo 177
04026 m. di minturno (LT)

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