clochard

clochard

clochard

gira
per le strade parate a festa
strascicando piedi stanchi

abiti sdruciti ma di buon taglio
dicono di una vita passata negli agi

nel sacchetto di plastica
custodisce i suoi averi
ultimo retaggio di un legame
con il mondo che più non gli appartiene

un cartone la dimora invernale
una panchina la residenza estiva

un volto ormai maschera
segnato da anni e da affanni
lo sguardo velato di tristezza

affiora un ricordo
in questa vigilia di natale
*
un sospiro
*
riprende il suo continuo vagare
pensa al pranzo di domani
sarà abbondante
basterà
arrivare prima del cane
a rovistare nei cassonetti